In Italia – riferisce Lagarde – esistono incentivi per superare le difficoltà.
Percepito l’andamento esponenziale dei tassi, le banche dovrebbero rinegoziare i mutui per salvare i clienti da situazioni debitorie a sofferenza.
I mutui variabili mettono certamente in difficoltà le famiglie ad onerare le rate, accumulando così crediti non pagati negli anni.
Ad oggi, per far fronte all’emergenza tassi, sono in deciso aumento le domanda di surroga.
Arrivate all’85%, poiché si cerca di proteggersi dall’inflazione alimentata dallo stallo dei salari.
Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, pone la sua attenzione sulla possibilità di surroga del mutuo senza costi per il mutuatario, che può quindi cambiare banca e tipologia di mutuo senza oneri aggiuntivi, previsto nella Legge di Bilancio 2023.
La surroga per la Banca diventa obbligatoria alle seguenti condizioni:
• Debito residuo inferiore a 200.000 €
• Isee non superiore a 35.000 €
• Nessun ritardo nei pagamenti delle rate del mutuo
Oltre a questo, vi sono anche altre misure a sostegno delle famiglie, in particolare per coloro che dovessero perdere il posto di lavoro o entrare in cassa integrazione. Difatti sulla base di ciò, potranno richiedere la sospensione delle rate del mutuo per 18 mesi.
Traendo le conclusioni da quanto esposto se gli attori in causa non dovessero trovare il giusto equilibrio per arginare la crisi, l’ovvia conseguenza sarebbe un numero notevole di mutui a sofferenza, con i relativi immobili a garanzia posti in esecuzione. La conseguenza ultima sarebbe che gli stessi vengano venduti all’asta con il rischio di una nuova recessione del settore immobiliare.