È importante sapere che a seguito dell’approvazione del Codice della Crisi e dell’Impresa, la normativa sul sovraindebitamento ha recepito alcune importanti novità, quali tutte positive per il debitore. Vediamo le principali, entrate in vigore a partire dal luglio del 2022.
Procedure familiari di sovraindebitamento
La nuova norma dettata dal codice della crisi, introduce la possibilità che membri della stessa famiglia, indebitati, possano avviare un’unica procedura, riducendo i costi e abbreviando i tempi.
Perché questo possa accadere è necessaria almeno una di queste due condizioni, ovvero:
- Che i membri della famiglia siano conviventi
- Che il sovraindebitamento abbia un’origine comune
Sotto un profilo un po’ più tecnico, sarà necessario che il piano preveda masse distinte, ovvero che ogni persona risponda per una parte di debito congrua rispetto al patrimonio personale, e il piano del consumatore si possa applicare solo se tutti i familiari coinvolti hanno la qualifica di consumatori.
Meritevolezza
Uno dei punti su cui la normativa del codice migliora è il concetto di meritevolezza. Infatti, la norma precedente prevedeva “gradi” diversi di diligenza, da parte del debitore, per poter essere esdebitati (tra l’altro con grande possibilità di arbitrio interpretativo da parte del Giudice) mentre la legge riformata detta principi interpretabili in maniera più uniforme.
Il debitore che vorrà essere aiutato dalla normativa sul sovraindebitamento dovrà infatti essere in questa condizione:
- Non deve avere effettuato atti in frode ai creditori, ovvero non deve avere sottratto del patrimonio (esempio classico: mi vendo la villa, porto di nascosto i soldi in Svizzera, e poi mi dichiaro sovraindebitato. Non è possibile, la legge penalizza questi comportamenti “furbi”!)
- Il debitore non deve aver determinato la condizione di sovraindebitamento in maniera doloso o colposa. Il sovraindebitamento deve essere quindi nato da situazioni di difficoltà oggettive, e non creato ad arte, o con comportamenti del tutto sconsiderati.
Una meritevolezza più “forte” permane invece per la richiesta di esdebitazione del debitore incapiente. In questo caso, visto che si può liberare dai debiti una persona che non è in condizione di offrire nulla ai creditori, neanche una piccola parte del debito, la legge prevede ancora il criterio della meritevolezza, ovvero che il debitore si sia comportato in maniera del tutto ineccepibile, e che il sovraindebitamento sia causato da motivazioni esterne e non prevedibili (ad esempio la perdita del lavoro).
Cessioni del quinto e sovraindebitamento
I prestiti sotto forma di cessioni del quinto dello stipendio sono equiparati agli altri debiti bancari, e quindi possono essere non pagati. Con l’avvio di una procedura di sovraindebitamento, la trattenuta sullo stipendio viene bloccata.
Esdebitazione automatica
Il Codice della Crisi, prevede invece che la liquidazione duri tre anni invece dei precedenti quattro (quindi è più breve) ma soprattutto che non serva una specifica domanda di esdebitazione: infatti dopo tre anni, in assenza di motivi ostativi, tale provvedimento dovrebbe essere automatico, all’interno della stessa procedura.