Maggio 2023, settimo rialzo consecutivo dell’Euribor, un effetto che non si registrava dal 2008.
I continui rialzi stanno generando un effetto “lievitazione” per le rate dei mutui degli italiani, ovviamente sono presi di mira i contratti a tasso variabile, a differenza dei fissi che sono al riparo da questi eventi.
Vediamo nella realtà dei fatti tutto questo come incide sulle tasche dei proprietari di immobili.
Un mutuo da 180 mila euro a 30 anni di ammortamento, acceso 10 anni fa, è passato da una rata di 630 euro iniziali ad una rata attuale di 1.130, registriamo un aumento di ben 500 euro.
Mentre per un mutuo stipulato nel 2022, si è partiti con una rata da 579 euro ed oggi è aumentato a 1.189 euro, in questo caso constatiamo un aumento mensile di 610 euro.
Questo trend, per il quale ad oggi non sono stati creati ammortizzatori per poter aiutare soprattutto le famiglie, sta creando migliaia di posizioni bancarie a sofferenze, in quanto per molte famiglie i costi sono diventati insostenibili.
In prospettiva, se non si interverrà concretamente e con urgenza, avremo un effetto domino che porterà in esecuzione milioni di immobili.
Questa “mini crisi” sommata alle precedenti, ha le sembianze della resa dei conti per chi ancora riusciva ad arrivare a coprire tutte le spese mensili anche se con difficoltà.