L’Unione Europea ha deciso di rafforzare le misure antiriciclaggio, rendendo più agevole l’accesso alle informazioni finanziarie nell’intera area dell’UE per tutte le forze dell’ordine. L’accordo, annunciato di recente dal Consiglio e dal Parlamento, mira a semplificare la modulistica bancaria/finanziaria, adottando standard tecnici uniformi in tutta l’Unione, e a estendere l’accesso a tali informazioni a tutte le forze dell’ordine coinvolte nella lotta ai reati, non solo alle unità di intelligence finanziaria.
Secondo la comunicazione ufficiale di Bruxelles, i paesi dell’UE saranno tenuti a mettere a disposizione “informazioni provenienti dai registri centralizzati dei conti bancari attraverso un unico punto di accesso”. Questi registri contengono dati identificativi dei conti, dei titolari e delle loro localizzazioni, rappresentando un prezioso patrimonio informativo che sarà consultabile direttamente dalle forze dell’ordine impegnate nella repressione di reati, anche non di natura finanziaria. Questo rappresenta un significativo cambiamento rispetto alle regole attuali, secondo cui tali informazioni sono accessibili solo alle unità di intelligence finanziaria (Fiu) e richiedono la cooperazione amministrativa transfrontaliera per essere condivise oltre i confini.
L’approccio adottato dal Consiglio, supportato anche dal Parlamento europeo, prevede che gli istituti finanziari condividano le informazioni sulle transazioni (ad esempio gli estratti conto bancari) in un formato standardizzato quando vengono utilizzate in un’indagine. Questo formato armonizzato, secondo quanto dichiarato a Bruxelles, faciliterà notevolmente il lavoro delle forze dell’ordine e accelererà le procedure investigative.
La proposta di revisione della direttiva antiriciclaggio dell’UE prevede che le autorità investigative e la polizia giudiziaria possano accedere e consultare i registri dei conti bancari tramite un unico punto di accesso. Tuttavia, va sottolineato che la nuova normativa, denominata Dac 8, non modifica il principio consolidato che riserva l’accesso rapido alle informazioni finanziarie alle unità nazionali di intelligence (le Fiu) che, peraltro, avranno accesso al punto unico di accesso.
Secondo il Consiglio e il Parlamento, l’accordo raggiunto mira a garantire lo stesso accesso a tutte le forze dell’ordine coinvolte nella lotta ai reati. Tuttavia, l’accordo deve ancora essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri prima di essere adottato sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo. L’adozione di tali misure, come evidenziato da Bruxelles, avverrà parallelamente all’approvazione di altri strumenti legislativi correlati in materia di antiriciclaggio, attualmente in fase di negoziazione.