La riforma della riscossione fiscale in Italia si focalizza sull’efficienza delle procedure di recupero, bilanciando al contempo i diritti dei debitori. Questi principi chiave sono alla base della riforma contenuta nella legge delega fiscale.
L’obiettivo è accelerare i tempi delle procedure di recupero e migliorare l’efficacia del pignoramento dei conti presso istituti finanziari. Parallelamente, si prevede un potenziamento delle risorse umane e strumentali, con l’introduzione di automatismi nella gestione dei discarichi per inesigibilità.
Uno degli aspetti cruciali riguarda l’estensione graduale dell’accertamento esecutivo, che oggi si applica alle rettifiche dei principali tributi erariali come imposte sui redditi, IVA e Irap. Questo strumento verrà esteso alle imposte indirette sui trasferimenti, come registro, donazioni, successioni e tributi ipocatastali.
Un altro cambiamento importante riguarda i tempi di notifica delle cartelle di pagamento. Ai fini del discarico per inesigibilità, il termine massimo per la notifica della cartella non potrà superare i nove mesi dalla trasmissione del ruolo all’agente di riscossione.
Si prevede anche un’estensione della durata di efficacia del titolo esecutivo, riducendo così i casi in cui è necessaria l’intimazione di pagamento prima dell’azione di espropriazione.
Per quanto riguarda il pignoramento dei conti bancari, la riforma mira a risolvere le criticità attuali attraverso l’istituzione di un canale telematico di dialogo con gli istituti finanziari. Questo canale fornirà informazioni preventive aggiornate sulle disponibilità dei debitori, senza pregiudicare i diritti dei contribuenti.
Un altro aspetto centrale riguarda il discarico per inesigibilità. Si prevede l’introduzione di meccanismi semplificati e automatici che coinvolgono controlli residuali da parte degli enti creditori e la responsabilità dell’agente di riscossione solo in caso di dolo o colpa grave.
La riforma prevede anche la possibilità di affidare a terzi, tramite procedura di evidenza pubblica, la gestione dei crediti discaricati. Questo è un passo in avanti, consentendo a terze parti di gestire i crediti discaricati, rispettando i principi di delega.
In conclusione, la riforma mira a ottimizzare le procedure di riscossione, accelerare i tempi e migliorare l’efficienza, mantenendo un equilibrio con i diritti dei debitori. La riforma rappresenta un passo avanti significativo nell’ottimizzazione dei processi di riscossione fiscale in Italia.