L’impiego dell’intelligenza artificiale e del metodo di analisi dei dati nel settore Bancario, permette che sui mutui e gli immobili posti a garanzia si riducano notevolmente i rischi intrinsechi del settore.
Questi metodi permettono di osservare in maniera scrupolosa e in tempi brevi l’andamento di fenomeni come: l’inflazione, la sofferenza dei crediti e l’andamento del mercato.
Nella sostanza, essi si possono equiparare ad una “Bussola” del settore, il quale risulta essere sempre più liquido.
Nonostante ciò, il sentiment che trapela dal mondo Bancario è di un sostanziale pieno controllo rispetto all’eventuale deterioramento degli asset a garanzia dei mutui.
Aurelio Maccario – head of group credit risk di UniCredit – approfondisce questo scenario ponendo la sua attenzione sul 34% degli immobili a garanzia, in quanto essi risultano essere in classe energetica “G”.
Il Manager ritiene fondamentale attingere ai fondi del PNRR.
Per rendere possibile ciò è importante che tutti gli operatori coinvolti, vengano messi nelle condizioni di poter attivare un circuito virtuoso.
Inoltre, come dichiara il CEO di Gardant, Mirko Briozzo: “Dalla nostra prospettiva vediamo che nel 2022 e a inizio 2023 c’è ancora grande interesse da parte degli investitori, e non solo nelle grandi città”.
Il focus attuale è investire sulla prevenzione del rischio grazie ad analisti specializzati che, tra artificial intelligence e statistica applicata alla fenomenologia delle transazioni, consentono modelli predittivi per prevenire sofferenze al sistema.
In conclusione, possiamo affermare di trovarci di fronte ad un settore stabile, solido, con l’obiettivo di una gestione che prevede l’utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale.