Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha rivolto un monito alle banche italiane sull’importanza di affrontare le sfide legate alla liquidità e ai crediti deteriorati nel corso del 2024. Nel suo primo intervento al comitato esecutivo dell’Abi, Panetta ha sottolineato il rallentamento dell’economia europea, con l’Italia che ha mantenuto una performance relativamente migliore rispetto ad altre economie dell’Unione Europea.
Panetta ha evidenziato la necessità per le banche di prestare attenzione a rischi imminenti, tra cui la potenziale diminuzione della capacità di reperire liquidità. Questo rischio si presenta in un anno in cui la Banca Centrale Europea (BCE) ridurrà ulteriormente gli investimenti in titoli di Stato, contribuendo a una progressiva riduzione dell’offerta di liquidità sui mercati.
Un altro punto critico indicato dal governatore è la possibile ripresa della crescita dei crediti deteriorati. Nonostante la presenza di un mercato secondario che fatica ancora a funzionare in modo efficiente, Panetta ha messo in guardia sulle tensioni osservabili sulla qualità del credito per le imprese e le famiglie, prevedendo possibili difficoltà a rimborsare.
La minaccia più significativa, secondo Panetta, è la possibilità che i freni attualmente posti dalle autorità di regolazione all’espansione delle Big Tech nei settori dei pagamenti e del credito possano venire meno, esponendo le banche a una concorrenza spietata da parte di queste grandi piattaforme.
Panetta ha riferito che la liquidità attuale delle banche è adeguata, con coefficienti patrimoniali in linea con gli standard dell’Unione Europea e livelli bassi di crediti deteriorati. Tuttavia, ha avvertito che la carenza di liquidità è spesso la causa principale dei fallimenti bancari e che l’abbondanza attuale potrebbe ridursi gradualmente a causa della diminuzione dell’offerta da parte della BCE.
In tema di crediti deteriorati, il governatore ha osservato tensioni crescenti sulla qualità del credito per imprese e famiglie, indicando il possibile inizio di difficoltà finanziarie che potrebbero manifestarsi nella difficoltà di rimborsare i prestiti.
Sulla questione delle Big Tech, Panetta ha evidenziato che, nonostante le attuali restrizioni delle autorità internazionali, potrebbe verificarsi un cambiamento di atteggiamento in futuro. Ha suggerito che una maggiore attenzione alla profilazione dei dati dei clienti potrebbe essere una strada per affrontare questa potenziale minaccia.
In conclusione, il governatore ha condiviso prospettive sull’economia italiana, prevedendo una crescita dello 0,7% del PIL per il 2023, inferiore all’1% nel 2024 e superiore nei successivi anni. Ha anche sottolineato l’importanza di affrontare le sfide dell’Unione Europea puntando su un’economia più autarchica, in cui l’Italia può giocare un ruolo di primo piano grazie al basso costo del lavoro e all’accesso a fonti di energia rinnovabile.