La decadenza del beneficio del termine, disciplinata dall’art. 1186 del C.C., (detta anche DBT), è una speciale comunicazione che il creditore invia al suo debitore per esigere immediatamente il pagamento di tutte le rate di un mutuo, di un finanziamento o di un prestito in un’unica soluzione, entro un termine stabilito, a seguito di grave inadempienza del debitore.
E’ importante non sottovalutare questo passaggio, gli step successivi potrebbero essere il decreto ingiuntivo e a seguire, precetto e pignoramento.
Nel momento si riceve questa comunicazione, l’importo che ci viene richiesto dal creditore non si limita più alle rate in arretrato, ma al totale importo residuo del debito.
Le motivazioni che determinano la DECADENZA DEL BENEFICIO DEL TERMINE, possono essere:
- Il mancato pagamento delle rate;
- La riduzione del patrimonio in ipoteca;
- Non aver dato le garanzie promesse;
- Come agire in questi casi.
Il mancato pagamento delle rate
Il mancato pagamento delle rate, prevede che la banca possa invocare la risoluzione del contratto per il ritardato pagamento, quando lo stesso si sia verificato almeno 7 volte anche non consecutive. Viene definito “ritardo di pagamento” quello effettuato tra il trentesimo ed il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata.
La riduzione del patrimonio in ipoteca
La riduzione del patrimonio in ipoteca, si verifica nel caso in cui la garanzia sia divenuta insufficiente in conseguenza del perimento o del deterioramento, anche per caso fortuito, dei beni ipotecati o dati in pegno, il creditore può richiedere che sia prestata idonea garanzia su altri beni o l’immediato pagamento del debito.
Non aver dato le garanzie promesse
Non aver dato le garanzie promesse è una casistica difficile da ritrovare, come ben sapete le banche/finanziarie le garanzie le esigono nell’immediato e tangibili.
Con la decadenza del beneficio del termine, il debitore è esposto al rischio di un’azione esecutiva: DECRETO INGIUNTIVO o ATTO DI PRECETTO, finalizzati al pignoramento dei beni per il recupero delle somme vantate dal creditore.
Come agire in questi casi
La cosa migliore è essere consapevoli che ignorare le comunicazioni dei creditori (la decadenza del beneficio del termine viene inviata per posta raccomandata), sia SEMPRE errato. Solo conoscendo i passi che i creditori stanno intraprendendo, si ha la possibilità di tutelarsi da azioni esecutive che, oltre ad aggravare il debito, mettono a repentaglio il proprio PATRIMONIO/REDDITO.
In questa fase è comunque POSSIBILE trovare un accordo con il creditore, proponendo un saldo e stralcio dell’importo richiesto, ottenendo, in questo modo, un vantaggio economico che, in molti casi, può essere particolarmente consistente.
E’ QUINDI IMPORTANTE farsi assistere da Professionisti che, esperti in trattative con banche e finanziarie, sappiano raggiungere un accordo STRAGIUDIZIALE (in via bonaria) con i creditori, ottenendo le migliori condizioni sostenibili da parte del cliente e ridurre il più possibile il debito.
CHIEDERE AIUTO non solo è necessario per risolvere le proprie problematiche debitorie, ma RENDE PIÙ’ LEGGERO IL CARICO PSICOLOGICO che si è costretti a sostenere in queste situazioni.
Su di noi
Aiutiamo le persone a liberarsi dal peso dei debiti, a salvare la loro casa, a preservare la loro serenità e la loro famiglia dagli attacchi di Banche, Finanziarie e Fornitori.
Partendo da uno studio approfondito della situazione reddituale e patrimoniale, dei costi necessari per vivere e dei debiti, siamo in grado di ottenere un’analisi finale personalizzata oltre che una stima del risparmio concretamente raggiungibile.
Se ti trovi in difficoltà e non sai come gestire il tuo debito, contattaci subito per una consulenza gratuita.