Nonostante le sfide poste dall’andamento dei tassi di interesse e dei mercati finanziari, le banche rete dimostrano una notevole resilienza e continuano a registrare profitti in aumento. Un’analisi condotta da Excellence Consulting ha esaminato le performance reddituali delle principali banche rete nel corso degli ultimi anni, rivelando un modello operativo ibrido che ha contribuito al loro successo.
Le cinque principali banche rete, ovvero Fideuram, Mediolanum, Fineco, Banca Generali e Allianz Bank, hanno visto i loro proventi crescere annualmente del 6,7% tra il 2015 e il 2022, una cifra sette volte superiore rispetto alle prime cinque banche commerciali (Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm, Bper e Mps), le quali hanno riportato un tasso annuo di crescita composto dello 0,9%.
Questo trend positivo delle banche rete è particolarmente rilevante se si considerano le difficili condizioni degli ultimi anni, caratterizzati da tassi negativi e da un contesto di mercato sfavorevole. Mentre le banche commerciali italiane hanno generato nel 2022 ricavi di quasi 44 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 2021 al 2022 dell’8,1%, le banche rete hanno registrato un più modesto totale di 5-6 miliardi di euro di ricavi complessivi. Tuttavia, il dato significativo è che, nonostante le dimensioni inferiori, le reti hanno continuato a fare bene nell’ultimo anno, segnando un aumento dei ricavi di circa lo 0,9% da 5,56 a 5,61 miliardi.
Secondo Maurizio Primanni, CEO di Excellence Consulting, la performance delle banche rete è attribuibile all’efficace gestione del margine di interesse, che ha consentito di compensare la perdita registrata nelle commissioni nette. In particolare, i ricavi da margine di interesse sono cresciuti di oltre il 60% tra il 2021 e il 2022, tre volte tanto rispetto alle banche commerciali che hanno segnato un aumento del 18%.
L’analisi mette in luce tre fattori chiave che hanno contribuito al successo delle banche rete. In primo luogo, queste istituzioni hanno iniziato ad affiancare alle attività di consulenza una crescente attività di finanziamento alla clientela, che è aumentata del 50% nell’ultimo anno, raggiungendo i 27 miliardi di euro nel 2022. I finanziamenti in conto corrente, garantiti dagli investimenti dei clienti, e i mutui hanno giocato un ruolo determinante, ma anche prestiti personali e cessioni del quinto stanno diventando sempre più presenti nell’offerta delle banche rete. Questa scelta si è rivelata vantaggiosa, poiché i finanziamenti contro-garantiti, concessi a clienti conosciuti e il cui patrimonio è sotto controllo, riducono il rischio dei crediti e consentono alle banche rete di incrementare la redditività.
In secondo luogo, le banche rete hanno dimostrato una migliore capacità di gestire la liquidità in un contesto di tassi in rialzo, sfruttando al meglio le opportunità presenti sul mercato.
Infine, la crescita costante della clientela ha svolto un ruolo fondamentale nel successo delle banche rete. Nonostante le sfide del 2022, la base di clienti delle prime cinque banche rete è aumentata da tre a quattro milioni dal 2015 al 2022, segnando un progresso del 4% annuo. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’eccellenza della consulenza finanziaria, che ha aiutato a fidelizzare i clienti anche in momenti di crisi.
In conclusione, le banche rete si confermano un modello di business solido e flessibile, in grado di adattarsi alle diverse congiunture economiche e di continuare a generare profitti anche in contesti sfidanti. Il loro successo risiede nella combinazione di una gestione oculata del margine di interesse, una crescente attività di finanziamento e la capacità di mantenere una clientela fedele grazie a una consulenza finanziaria di alto livello.