La lunga maratona iniziata quasi un anno fa con le prime bozze del Ddl di Bilancio, sotto il governo Meloni, sta per giungere alla sua conclusione. Grazie anche alle proroghe delle scadenze concesse la scorsa primavera, nei prossimi mesi verranno prese decisioni cruciali e saranno effettuati pagamenti rilevanti. In particolare, il focus sarà sulla definizione delle liti tributarie pendenti. I contribuenti dovranno decidere se aderire alla sanatoria che offre uno sconto finale basato sull’andamento del grado di giudizio precedente. La scadenza del 2 ottobre (in realtà il 30 settembre, ma essendo sabato slitta al lunedì successivo) rappresenta il momento cruciale non solo per presentare la richiesta ma anche per effettuare il primo o unico pagamento (la rateizzazione è possibile per importi superiori a mille euro). Pertanto, coloro che non hanno ancora fatto una scelta tra le opzioni disponibili devono effettuare le loro ultime valutazioni.
Inoltre, la scadenza per il ravvedimento speciale è prossima, che consente di regolarizzare le violazioni commesse sulle dichiarazioni valide presentate per il periodo fino al 31 dicembre 2021 e quelli precedenti. Per accedere a questa forma speciale di ravvedimento, i contribuenti dovranno versare un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi dovuti. Il pagamento potrà essere suddiviso in otto rate, con la scadenza della prima rata fissata al 30 settembre 2023 (anche in questo caso, il termine di legge slitta al lunedì 2 ottobre a causa della caduta di sabato). Sugli importi delle rate successive alla prima verranno addebitati interessi al tasso del 2% annuo.
Per quanto riguarda gli errori di natura formale, invece, c’è più tempo a disposizione. Fino al 31 ottobre è possibile versare 200 euro per ciascun periodo d’imposta (o la prima rata) per sanare le infrazioni, le irregolarità e le violazioni di obblighi formali commesse fino al 31 ottobre 2022. Successivamente, entro il 31 marzo 2024, ci sarà una “fase 2” che richiederà il versamento della seconda rata e la correzione delle irregolarità per completare la procedura.
È importante anche tenere d’occhio la “rottamazione quater” delle cartelle. Dopo la chiusura del periodo per la presentazione delle domande (con una scadenza che rimane il 30 settembre per i centri colpiti dall’alluvione), i contribuenti stanno ora ricevendo comunicazioni relative alle somme da pagare e ai piani di pagamento. Sebbene sia possibile optare per un piano di pagamento che prevede fino a 18 rate, è fondamentale non trascurare le scadenze. Chi manca una scadenza (con un periodo di tolleranza di cinque giorni) o non paga l’importo dovuto verrà escluso dalla definizione agevolata.
Infine, c’è l’atteso traguardo della sanatoria per le criptovalute. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di inizio agosto ha fissato il 30 novembre come data limite per la presentazione delle domande e il pagamento in un’unica soluzione delle somme dovute. Inoltre, si attende la versione definitiva della circolare che era stata pubblicata in bozza e resa disponibile per la consultazione fino al 30 giugno.