Cambio di Tendenza nelle Sanzioni Fiscali
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano sta attualmente lavorando a una riforma fiscale che potrebbe portare a importanti cambiamenti nel sistema di sanzioni fiscali del paese. L’obiettivo principale è quello di ridurre le sanzioni per errori e ritardi nelle dichiarazioni fiscali, introducendo una maggiore proporzionalità nelle penalità e distinguendo più chiaramente tra frodi e semplici errori.
Riduzione delle Sanzioni di Base
Una delle proposte principali è quella di ridurre la sanzione tributaria di base al 60%, con la possibilità di aumentarla fino al 90% per i casi più gravi. Questa proposta è basata sull’osservazione che all’estero le sanzioni non superano mai il 100% dell’importo delle imposte evase, mentre in Italia le multe “standard” variano dal 90 al 180% e possono arrivare dal 120 al 240% per omissioni nella dichiarazione.
Valutazione della Perdita di Gettito
Il livello effettivo delle nuove penalità sarà determinato dal governo, considerando la perdita di gettito fiscale causata dalla loro applicazione. Questa valutazione sarà effettuata dopo che la Ragioneria Generale avrà stimato le coperture finanziarie necessarie. L’obiettivo è quello di entrare in vigore con le nuove regole nel 2024.
Versamenti Tardivi e Sopravvenuta Impossibilità di Pagare
La riforma prevede anche una possibile riduzione delle sanzioni per i versamenti tardivi, che attualmente sono al 30%. Si sta cercando di prendere spunto da pratiche internazionali dove in alcuni paesi chi paga in ritardo le somme dovute al fisco versa solo gli interessi. Tuttavia, la questione della “sopravvenuta impossibilità” di pagare è un principio che richiede attenzione particolare.
Recidiva e Cumulo Giuridico
Una parte significativa della riforma riguarda la recidiva, con l’aumento delle sanzioni applicabili solo alle violazioni commesse dopo che la prima contestazione è diventata definitiva. Questo approccio mira a evitare sanzioni eccessive fino a quando non c’è certezza sull’illecito. Il cumulo giuridico, che riguarda l’applicazione di una sola sanzione per più violazioni, sarà soggetto a revisioni per renderlo più applicabile.
Ne Bis in Idem e Nuove Multe
Sul principio del “ne bis in idem”, che riguarda il divieto di duplicare procedimenti e sanzioni sugli stessi fatti, si terrà conto della giurisprudenza comunitaria, considerando il soggetto “attore” della violazione. Le nuove sanzioni saranno anche ricalibrate per allineare il sistema italiano a quelli degli altri paesi e per non scoraggiare gli investitori stranieri.
La Sfida per le Entrate
Nonostante queste modifiche alle sanzioni fiscali, rimane la sfida per l’Agenzia delle Entrate di garantire che l’ammorbidimento delle penalità non si traduca in un incoraggiamento all’evasione fiscale. La legge delega sottolinea che le sanzioni devono essere effettive e dissuasive, applicate in modo da scoraggiare gli evasori. La riforma fiscale è un passo importante, ma la vera prova sarà nel modo in cui verrà attuata per garantire la conformità fiscale nel paese.