Il leasing strumentale in Italia ha subito una brusca frenata nei primi nove mesi del 2023, registrando una diminuzione del 13,5%. Questo rallentamento negli investimenti aziendali è stato attribuito al rialzo dei tassi d’interesse, che ha influenzato negativamente la domanda per il leasing di macchinari e apparecchiature utilizzate nella produzione. Anche il leasing immobiliare, che comprende capannoni, uffici e negozi, ha subito una riduzione dell’11%.
Nonostante questo rallentamento, il settore del leasing in Italia continua a essere attraente per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). Nel complesso, il mercato italiano del leasing è cresciuto dell’11,7% nei primi nove mesi del 2023, grazie in gran parte al settore dell’auto, che ha registrato una crescita del 34% nei contratti di leasing rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le imprese più piccole, che spesso si rivolgono alle società di leasing per finanziare l’acquisto di macchinari e apparecchiature, sembrano aver rinviato gli investimenti a causa dell’incertezza economica. La politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea (BCE) è stata indicata come uno dei fattori che hanno contribuito a questa situazione.
Il leasing strumentale è un importante strumento per lo sviluppo economico del paese, con un particolare rilievo in settori come il Piano Industria 4.0. Gli esperti ritengono che il mercato del leasing potrebbe riprendersi una volta che la BCE annunci un’eventuale fine del rialzo dei tassi di interesse.
Il settore del leasing in Europa è in attesa di decisioni importanti, tra cui una revisione delle nuove regole sull’assorbimento del capitale, che potrebbero influenzare ulteriormente il mercato.