L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha recentemente condotto un’analisi dei nuovi dati pubblicati da Bankitalia, che riflette il panorama dei prestiti in Italia. A giugno, si è registrata una riduzione annuale del -2,4% nei prestiti nel paese, ma è importante notare le significative differenze geografiche. Nel Sud Italia, i prestiti sono cresciuti dello 0,5%, mentre nelle Isole si sono mantenuti allo stesso livello dell’anno precedente. Al contrario, si è verificata una diminuzione nei prestiti nel Nord-Ovest (-1,3%), nel Nord-Est (-2,2%) e soprattutto nel Centro Italia (-5,0%).
La diminuzione più evidente riguarda i prestiti alle imprese, con un calo del -3,4% a livello nazionale. Le regioni con un segno positivo in questo settore sono il Molise (+4,0%), la Campania (+1,1%) e la Provincia autonoma di Bolzano (+1,5%). Tuttavia, in generale, si è osservato un calo delle erogazioni di prestiti alle imprese in tutto il paese, con numeri negativi anche nelle regioni meridionali e insulari.
D’altro canto, i finanziamenti alle famiglie sono in crescita. A livello nazionale, i prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1% su base annua a giugno, e questa tendenza positiva si è verificata in tutte le diverse regioni italiane. Le regioni con le crescite più marcate dei finanziamenti alle famiglie sono state la Puglia (+2,5%) e la Campania (+2,1%).
La qualità del credito è stata oggetto di osservazione nel secondo trimestre del 2023. A livello nazionale e nelle diverse aree geografiche italiane, si sono verificate riduzioni delle sofferenze e delle inadempienze probabili rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, sono in aumento i prestiti scaduti o sconfinanti, il che potrebbe indicare un peggioramento della qualità del credito, fenomeno che coinvolge tutte le regioni italiane.
In termini di sofferenze, 14,4 miliardi di euro sono riconducibili alle imprese, 2,6 miliardi ai mutui per l’acquisto di abitazioni e 1,2 miliardi al credito al consumo. Il rapporto tra sofferenze e impieghi è più elevato nelle regioni del Mezzogiorno rispetto al resto d’Italia, con valori particolarmente alti in Calabria, Sicilia e Sardegna.
In sintesi, il panorama dei prestiti in Italia riflette una situazione complessa, con prestiti alle imprese in calo, ma un credito alle famiglie che rimane stabile o in crescita. La qualità del credito è sotto osservazione, e l’Abi ha sottolineato l’importanza di evitare un’ulteriore recessione economica nel paese, evidenziando la necessità di promuovere lo sviluppo e controllare la crescita dei tassi di interesse.