Nel derby calcistico della Lanterna, stavolta l’arena è stata l’ufficio delle Entrate di Genova, dove il Genoa ha concluso la sua maxi transazione fiscale, replicando la mossa della Sampdoria. Il Grifone ha accettato di saldare le pendenze erariali con il pagamento del 35% dell’ammontare storico, inserito in un accordo più ampio di ristrutturazione debiti.
Al 30 ottobre, il debito del Genoa Cricket and Football Club spa ammontava a 106,3 milioni di euro (rispetto ai 93,47 milioni al 31 dicembre ’22). Il Genoa si è impegnato a corrispondere almeno 37,2 milioni, netti di eventuali ricalcoli e sopravvenienze, suddivisi in 20 rate semestrali dopo sconti e ritenute Irpef del 2021.
La transazione segue la stessa strada della Sampdoria, con il credito delle Entrate garantito da pegni sul marchio del Genoa e sull’archivio storico. La società capogruppo “777 Italy Sports Holding spa” ha fornito una lettera di patronage, elemento chiave per la buona riuscita dell’accordo.
Le condizioni della transazione prevedono otto rate semestrali da 833 mila euro per i primi quattro anni e 12 rate semestrali da 1,52 milioni per i successivi sei anni, oltre agli interessi legali. La garanzia del marchio e dell’archivio, insieme al sostegno della società capogruppo, sono fattori determinanti, simili alla transazione della Sampdoria avvenuta in estate.
Questi accordi tra le squadre di calcio e l’Agenzia delle Entrate tracciano una linea guida per definire la soglia accettabile di soddisfazione del credito erariale. Dopo il caso della Reggina, dove la pretesa fiscale era stata abbattuta del 95%, la transazione del Genoa e della Sampdoria offre un riferimento pratico, anche in assenza di un parametro legale specifico. La legge del 10 agosto 2023, n. 103, riguarda il cram down in sede di omologa giurisdizionale, ma manca di indicazioni specifiche sulla transazione fiscale. La decisione dell’ufficio ligure potrebbe quindi essere considerata come un riferimento per la discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate nella ricerca di soluzioni bilanciate tra il soddisfacimento integrale del credito e il rischio di liquidazione della società.